È forse interessante ricordare che ancora nel XVII secolo Roia era inclusa tra
le località del Tirolo con sorgenti terapeutiche.
Gianni Bodini
Roia, un piccolo abitato nell’omonima valle che si diparte dal Lago di Resia, è uno degli insediamenti stabili più alti dell’intero arco alpino e si trova a circa 2000 m di quota. In un documento del 1317 vengono citati sei masi dedicati prevalentemente all’allevamento di pecore. Insediamenti simili si trovano anche in altre valli laterali della Val Venosta, come in val Senales, in val Martello o in valle Lunga, ma qui, a differenza delle altre località, troviamo una chiesa e non una delle solite cappelle che normalmente sorgono vicino ai masi. Se poi, dopo aver richiesto la chiave al maso contiguo, varchiamo la soglia di questo piccolo edificio dedicato a San Nicolò restiamo veramente sorpresi nel poter ammirare un vasto ciclo di affreschi tardo romanici di ottima qualità. Ma come avranno fatto quei poveri contadini a finanziare un’opera simile? Le numerose scene e le figure singole sono inoltre incorniciate con elaborati motivi ornamentali che testimoniano ulteriormente la buona qualità dell’anonimo artista . E come mai proprio qui un luogo di culto dedicato a San Nicolò? In tutta la Val Venosta sono una decina le chiese dedicate a questo Santo e quasi tutte si trovano nei pressi di corsi d’acqua o addirittura sopra una sorgente. È forse interessante ricordare che ancora nel XVII secolo Roia era inclusa tra le località del Tirolo con sorgenti terapeutiche. Un’altra sorpresa è l’orologio solare formato dalle tre cime (Dieci, Undici e Dodici) che sovrastano la chiesetta. In un maso vicino c’è poi la stube detta “del vescovo”….
Insomma, intorno a Roia aleggiano storie misteriose e sorprendenti che aspettano solo di venire interpretate.
Rojen: die Kirche
In einem Dokument aus dem Jahr 1317 werden sechs Höfe erwähnt, die sich hauptsächlich der Schafzucht widmeten. Ähnliche Siedlungen finden sich auch in anderen Seitentälern des Vinschgaus, wie etwa im Schnalstal, im Martelltal oder im Langtauferertal, aber hier finden wir - im Gegensatz zu anderen Ortschaften - eine Kirche und nicht eine der üblichen Kapellen, die normalerweise in der Nähe der Gehöfte stehen.