Im Gesetz zum Wohnen gibt es einige blinde Passagiere. Zum Beispiel einen Artikel zu den landschaftsrechtlichen Genehmigungen. Es ist ein erneuter Versuch dieser Landesregierung den Landschaftsschutz zu schwächen.
Die Landesregierung aus SVP und Rechtsparteien hat für den Landschaftsschutz nichts übrig. Im Gegenteil: „Sie nutzen jede Gelegenheit diesen zu schwächen, wie das Gesetz zum Wohnen“, so Madeleine Rohrer in Hinblick auf die Behandlung des Wohngesetzes diesen Freitag im Gesetzgebungsausschuss. Nur dank eines Änderungsantrags der Grünen und des lauten Protests von Seiten der Umweltverbände musste die Landesregierung erst im November ihr Ansinnen zurücknehmen, dass Umweltgutachten keine Einstimmigkeit mehr erfordern. Jetzt folgt ein weiterer Vorstoß: Momentan hat das Amt für Natur, Landschaft und Raumentwicklung keine zeitliche Begrenzung, um eine landschaftsrechtliche Genehmigung auszustellen bzw. zu verwehren. Ein neuer Artikel im Wohngesetz sieht nun hingegen die Einführung einer Frist von 60 Tagen vor. Ist diese Frist verstrichen, soll zukünftig die Gemeinde entscheiden.
Eine landschaftsrechtliche Genehmigung braucht es unter anderem für komplexe Projekte wie die Erweiterung des Flughafens, die Erschließung von Almen, aber eben auch für den Bau von Speicherbecken mit mehr als 500 Kubikmeter Fassungsvermögen. In Südtirol wird zurzeit gleich über mehrere Projekte für Speicherbecken hitzig diskutiert. Das im Montiggler Wald geplante Becken soll 95.000 Kubikmeter fassen. Zwei weitere Becken sollen im beliebten Wander- und Naherholungsgebiet Rastenbach/Altenburger Wald entstehen, mit einem Fassungsvermögen von 135.000 bzw. 85.000 m³.
„Bekanntlich tut sich auch das Land schwer genügend Personal zu finden. Ein Schelm, wer Böses dabei denkt, dass solche Projekte in den Sommerferien oder über den Weihnachten innerhalb von nur zwei Monaten bewertet werden können“, so die Grünen Landtagsabgeordneten Madeleine Rohrer, Brigitte Foppa und Zeno Oberkofler. Sie befürchten, dass die Landesregierung zukünftig heikle Vorhaben einfach aussitzen könnte. Bei Untätigkeit würde die heiße Kartoffel, wie beispielsweise Speicherbecken im Wald, an die Gemeinde weitergegeben. Das Nachsehen hätten dabei Bürger*innen und Zivilgesellschaft, in den meisten Fällen gar nicht mehr wüssten, ob nun Land oder Gemeinde ein Projekt bewerten und wie sie sich einbringen könnten.
Die Grünen kündigen an, erneut einen Antrag zur Streichung dieses Artikels einzubringen. „Südtirol ist auch wegen seiner einzigartigen Landschaft und Natur so besonders. Die Natur ist aber nicht unendlich – und auch nicht unendlich belastbar“, so Rohrer.
Bozen, 01.04.2025
Landtagsabgeordnete
Madeleine Rohrer
Brigitte Foppa
Zeno Oberkofler
Kompatscher contro la tutela del paesaggio
Nella legge sull’abitare si nasconde un articolo sulle autorizzazioni paesaggistiche. Un altro tentativo di questa Giunta provinciale di indebolire la tutela del paesaggio.
La Giunta provinciale, composta da SVP e partiti di destra, non ha alcun riguardo per la tutela del paesaggio, anzi. “Sfruttano ogni occasione per indebolirla e lo dimostra la legge sull’abitare”, afferma Madeleine Rohrer in vista dell’esame della legge questo venerdì in commissione legislativa. Solo grazie a un emendamento dei Verdi e alla forte protesta delle associazioni ambientaliste, la Giunta provinciale a novembre ha dovuto ritirare la sua proposta di eliminare il requisito dell’unanimità per le valutazioni ambientali. Ora arriva un nuovo attacco: al momento, la Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio non ha scadenze per concedere o negare un'autorizzazione paesaggistica; un articolo della legge sull’abitare, invece, prevede in futuro una scadenza di soli 60 giorni. Al termine di questa scadenza, la decisione passerà al comune.
Un’autorizzazione paesaggistica è necessaria, tra le altre cose, per progetti complessi come l’ampliamento dell’aeroporto, la realizzazione di strade per le malghe e la costruzione di bacini di accumulo con una capacità superiore ai 500 metri cubi. Attualmente, in Alto Adige, sono in corso accesi dibattiti su diversi progetti di bacini di accumulo. Quello previsto nella foresta di Monticolo dovrebbe contenere 95.000 m³ d’acqua. Altri due bacini dovrebbero essere realizzati nella popolare area escursionistica e di svago di Rastenbach/Bosco di Castelvecchio, con una capacità rispettivamente di 135.000 e 85.000 m³.
“Sappiamo tutti ormai che la Provincia fatica a trovare personale a sufficienza. È lecito pensare male e sospettare se progetti del genere potranno in futuro essere valutati in piena estate o durante le vacanze di Natale entro soli due mesi”, dichiarano i consiglieri provinciali verdi Madeleine Rohrer, Brigitte Foppa e Zeno Oberkofler. Temono che la Giunta provinciale in futuro possa semplicemente ignorare i progetti più delicati. Se l’ufficio competente non agisse entro il termine, la “patata bollente”, come nel caso dei bacini di accumulo nei boschi, passerebbe ai comuni. A rimetterci sarebbero i cittadini e la società civile, che nella maggior parte dei casi non saprebbero nemmeno più chi – la Provincia o il Comune – sia responsabile della valutazione di un progetto e come partecipare al processo decisionale.
I Verdi presenteranno nuovamente un emendamento per eliminare questo articolo. “L’Alto Adige è speciale anche grazie al suo paesaggio e alla sua natura unici. Ma la natura non è infinita – e nemmeno infinitamente sfruttabile”, conclude Rohrer.
Bolzano, 01/04/2025
Cons. prov.
Madeleine Rohrer
Brigitte Foppa
Zeno Oberkofler