Questa importante strada romana attraversava tutta la Val Venosta.
Testo e Foto: Gianni Bodini
Iniziata da Druso nel 15 a.C., venne completata dall’imperatore Claudio Cesare Augusto. Questa importante via transalpina lunga 350 miglia (520 chilometri) collegava la pianura Padana a quella germanica, valicando le Alpi proprio attraverso la val Venosta. ”Dal Po al Danubio”, come si può leggere sul cippo miliare in marmo di Rablà (presso Naturno), scoperto nel 1522. Si hanno notizie di un altro cippo miliare scoperto a Oris, presso Lasa, nel 1850, ma il manufatto marmoreo ricoperto da una iscrizione venne scalpellato e trasformato in una lapide cimiteriale! Della via Claudia Augusta che attraversava la Val Venosta da Tell a Resia non sono rimasti tratti del basolato, probabilmente riutilizzati o ricoperti da strade successive, ma in diversi paesi della valle sono venuti alla luce alcuni edifici romani che permettono di ricostruire idealmente l’antico tracciato: a Stava, Silandro, Sluderno, Malles. Numerosi sono i reperti romani recuperati: monete, oggetti in metallo e ceramica e frammenti di statue in marmo, come la raffinata testa della cosiddetta Venere, ritrovata a Malles. Alcune di queste preziose testimonianze sono attualmente esposte nel Museo della Val Venosta, a Sluderno e ci permettono di fare un tuffo nel passato di questa valle. Possiamo invece fare un tuffo, o meglio una pedalata nel presente, percorrendo magari un tratto della pista ciclabile intitolata Via Claudia Augusta che collega tuttora la pianura Padana a quella germanica unendo Italia, Austria e Germania.