Testo e Foto: Gianni Bodini
Il versante soleggiato della Val Venosta, ovvero la catena di monti che si estende da Malles a Naturno rivolta a sud, è denominata Sonnenberg o Monte Sole. Qui, a differenza del versante opposto ombroso e ricoperto da verdi foreste di pini e abeti, che nei lunghi mesi invernali non vedono mai il sole, si trovano ampie fasce ricoperte da prati magri, cespugli e vegetazione steppica. Si tratta di un’isola climatica particolare che offre riparo a numerose specie viventi di farfalle, di insetti e vertebrati ormai rari. Questo ambiente particolare, dovuto solo in parte al clima, è soprattutto frutto delle attività umane che si sono susseguite nel corso dei millenni: è un vero paesaggio culturale! Infatti, quasi tutti i siti archeologici della Val Venosta sono venuti alla luce proprio sul Monte Sole; si tratta di insediamenti stabili che a partire dal III millennio a.C. si sono susseguiti, dove si praticava un allevamento intensivo con il conseguente disboscamento. Solo a partire dal 1884 e fino al 1965, in varie fasi, si è cercato di rimboschire alcuni tratti di queste coste assolate, con successi più o meno evidenti. Oggi, compresa la particolarità di questo ambiente, si cerca di tutelarlo per conservarne la peculiarità!