Nach der gestrigen Sitzung des Sonderlandtags, in der die Mehrheit keinerlei Entgegenkommen gegenüber der politischen Minderheit gezeigt hat, verliefen die heutigen Arbeiten im Sonderausschuss nach Artikel 108ter etwas konstruktiver. Am Ende der Sitzung gab Brigitte Foppa im Namen der Grünen Fraktion eine insgesamt positive Stellungnahme ab – allerdings mit begleitenden Anmerkungen und Änderungsvorschlägen.
Bereits zu Beginn der Sitzung wurde klargestellt, dass der vorliegende Entwurf unverändert an Rom zurückgesendet werden soll. Änderungsvorschläge wurden also nicht angenommen, die Vereinbarung gilt somit als nicht verhandelbar – entsprechend eingeschränkt sind auch die Interventionsmöglichkeiten des Südtiroler Landtags. Auf eine Bemerkung (1 von 10 angenommenen, davon 7 von der SVP) der Grünen Fraktion zur Verringerung der Schranken der autonomen Gesetzgebung konnte man sich einigen.
Wir als Grüne Fraktion haben von Anfang an betont, dass wir die Tragweite dieser Reform nicht so umfassend einschätzen, wie sie von der Südtiroler Volkspartei und Landeshauptmann Kompatscher dargestellt wird. Nichtsdestotrotz kann man sagen, dass durchaus Verbesserungen am Autonomiegefüge vorgenommen werden. Aus diesem Grund auch unsere grundsätzlich positive Bewertung.
Die wichtigsten Errungenschaften für das Zusammenleben in Südtirol übernehmen langjährige politische Forderungen der Grünen. Ein Beispiel: Die Senkung der Ansässigkeitsklausel auf zwei Jahre ist ein Schritt in die richtige Richtung. Damit wird endlich der Realität einer modernen, mobilen Gesellschaft in Südtirol Rechnung getragen. Wir befürworten diese Änderung ausdrücklich – ebenso wie die Neuerung, dass künftig auch dann Vertreter:innen der italienischen Sprachgruppe in Gemeindeausschüsse berufen werden können, wenn nur ein:e Gemeinderät:in dieser Sprachgruppe im Rat vertreten ist.
Kritischer sehen wir hingegen die Möglichkeit, die Vertretung der italienischen Sprachgruppe im Proporzsystem aufzustocken. Nicht, weil wir nicht hinter einer stärkeren Repräsentanz der italienischsprachigen Minderheit stünden – ganz im Gegenteil. Doch wir befürchten, dass diese Regelung der SVP zu viel politischen Spielraum für fragwürdige Absprachen eröffnen könnte.
Unsere Fraktion hatte insgesamt 7 Änderungsvorschläge eingebracht – hier die drei wichtigsten Punkte:
- Umweltzuständigkeit:
Wir haben Bedenken hinsichtlich möglicher Interessenskonflikte geäußert und vorgeschlagen, eine unabhängige Umweltanwaltschaft einzurichten. Damit würde sichergestellt werden, dass in Südtirol das Recht der Natur vertreten und auch juristisch geltend gemacht werden kann. - Demokratische Kontrolle bei Gesetzesanfechtungen:
Wir sehen es als demokratischen Rückschritt, wenn künftig nicht mehr der Landtag, sondern ausschließlich die Landesregierung über die Anfechtung von Staatsgesetzen entscheiden soll. Wir haben uns (leider umsonst) dafür eingesetzt, dass diese Änderung gestrichen wird – denn der Parlamentarismus in Südtirol darf nicht geschwächt werden. - Stärkung der Rolle des Landtags bei Durchführungsbestimmungen:
Die Durchführungsbestimmungen, die das neue Verhältnis von Land und Staat regeln, sollten zuerst dem Südtiroler Landtag vorgelegt werden. Dies würde die Sechser-Kommission stärker an den Landtag binden und diesen als zentrale Institution der Südtiroler Autonomie gezielt stärken.
Nun kommt der Text in das Plenum des Landtags für die notwendige politische Debatte.
Bozen, 23.04.2025
Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa
Madeleine Rohrer
Zeno Oberkofler
Seduta della Commissione speciale sull’Autonomia: Parere positivo con annotazioni
Dopo la seduta di ieri del Consiglio straordinario, in cui la maggioranza non ha mostrato alcuna apertura nei confronti della minoranza politica, i lavori odierni della Commissione speciale ai sensi dell’articolo 108ter si sono svolti in modo leggermente più costruttivo. Al termine della seduta, Brigitte Foppa ha espresso, a nome del gruppo consiliare dei Verdi, un parere complessivamente positivo – accompagnato da osservazioni critiche e proposte di modifica.
Già all’inizio della seduta era stato chiarito che la bozza attuale sarebbe stata rinviata a Roma senza alcuna modifica. L’accordo è dunque considerato non negoziabile – il che limita fortemente le possibilità di intervento del Consiglio provinciale. Nessuna delle proposte di modifica è stata accolta. Una osservazione del Gruppo verde è stata accolta nel pacchetto delle annotazioni (10 in tutto, tra cui 7 a firma SVP), e riguarda i limiti della legislazione autonoma, che dovrebbero essere ridotti (ci si riferiva al ridimensionamento dell’interesse nazionale – forte opposizione da parte di FdI e FI!).
Come Verdi, abbiamo fin dall’inizio evidenziato che non consideriamo questa riforma così ampia come viene presentata dalla Südtiroler Volkspartei e dal presidente Kompatscher. Detto ciò, è comunque possibile affermare che vi saranno alcuni miglioramenti nell’assetto dell’autonomia. Per questo motivo il nostro giudizio è, nel complesso, positivo.
I risultati più rilevanti per la convivenza in Alto Adige Südtirol riprendono richieste politiche storiche dei Verdi. Un esempio: la riduzione della clausola di residenza a due anni rappresenta un passo nella giusta direzione. Finalmente si tiene conto della realtà di una società moderna e mobile in Alto Adige. Accogliamo con favore questa modifica – così come la novità che consentirà in futuro la nomina di rappresentanti del gruppo linguistico italiano nelle giunte comunali, anche nel caso in cui nel consiglio comunale sieda un’unica persona eletta di quel gruppo.
Guardiamo invece con più preoccupazione alla possibilità di aumentare la rappresentanza del gruppo linguistico italiano nel sistema proporzionale. Non perché non sosteniamo una maggiore rappresentanza della minoranza italofona – tutt’altro. Ma temiamo che questa previsione possa offrire troppa agilità alla SVP per accordi poco trasparenti.
Avevamo presentato complessivamente sette proposte di modifica – ecco i tre punti principali:
- Competenze ambientali:
Abbiamo espresso dubbi in merito a potenziali conflitti di interesse e proposto l’istituzione di un dipartimento per la difesa dell'ambiente (Umweltanwaltschaft). Questo doveva garantire che anche nella nostra provincia i diritti della natura possano essere rappresentati e tutelati giuridicamente. - Controllo democratico sull’impugnazione delle leggi statali:
Consideriamo un passo indietro democratico il fatto che in futuro non sia più il Consiglio provinciale, ma solo la Giunta provinciale, a decidere sull’impugnazione delle leggi statali. Ci siamo impegnati con forza per eliminare questa modifica (invano purtroppo) – il parlamentarismo in Alto Adige non deve essere indebolito. - Rafforzamento del ruolo del Consiglio provinciale sulle norme di attuazione:
Le nuove norme di attuazione, che regolano il rapporto tra Stato e Provincia, dovrebbero essere prima sottoposte al Consiglio provinciale. In questo modo si rafforzerebbe il legame tra la Commissione dei Sei e il Consiglio stesso, consolidando quest’ultimo come istituzione centrale dell’autonomia altoatesina.
Ora il testo passa all’aula del Consiglio Provinciale per il necessario dibattito politico.
Bolzano, 23/04/2025
Cons. prov.
Brigitte Foppa
Madeleine Rohrer
Zeno Oberkofler