Das Regiokorn-Projekt, eine wegweisende Initiative zur Förderung des lokalen und nachhaltigen Getreideanbaus in Südtirol, setzt seinen Weg fort und erweitert sein Sortiment um eine neue vielseitige und nährstoffreiche Getreideart, den Buchweizen. Diese Einführung markiert einen bedeutenden Meilenstein in der Bemühung, die landwirtschaftliche Vielfalt zu fördern und den Anbau von traditionellen Getreidesorten in Südtirol wiederzubeleben.
Buchweizen ist eine alte Kulturpflanze, die in Südtirol bereits seit Jahrhunderten angebaut wird. Die Pflanze ist robust und pflegeleicht, gedeiht auch auf kargen Böden und trägt zur Biodiversität bei. Der Anbau von Buchweizen fördert somit die nachhaltige Landwirtschaft und die regionale Wertschöpfung. Darüber hinaus ist Buchweizen reich an Protein, Ballaststoffen, Vitaminen und Mineralstoffen, was ihn zu einer gesunden und nachhaltigen Alternative zu herkömmlichen Getreidesorten macht.
„Die Einführung von Buchweizen in das Regiokorn-Projekt ist ein wichtiger Schritt für die Förderung einer nachhaltigen Landwirtschaft in Südtirol“, sagt Rudolf von Berg, Inhaber der Meraner Mühle, in welcher das Regiokorn-Getreide verarbeitet wird. „Wir glauben fest daran, dass mit der Vielfalt an lokal angebauten Getreidesorten ein Beitrag zum Erhalt der bäuerlichen Landwirtschaft und einer abwechslungsreichen Kulturlandschaft geleistet werden kann. Zudem bietet Buchweizen eine hervorragende Möglichkeit den Speiseplan, um ein gesundes Getreide zu erweitern.“
Im Regiokorn-Projekt arbeiten lokale Landwirte, IDM, SBB, BRING (Beratungsring Berglandwirtschaft), das Versuchszentrum Laimburg, die Meraner Mühle und ausgewählte Südtiroler Bäckereien zusammen, um den Anbau, die Verarbeitung und den Vertrieb von regionalen Getreidesorten zu fördern. Im Jahr 2023 wurden auf 60 Bauernhöfen im ganzen Land knapp 100 Tonnen Dinkel, 170 Tonnen Roggen, 2 Tonnen Gerste und 4 Tonnen Buchweizen geerntet und zu hochwertigem Mehl und Backwaren verarbeitet.
Die Einführung von Buchweizen erweitert das Sortiment an verfügbaren Produkten und bietet Verbrauchern die Möglichkeit, die ganze Vielfalt und Qualität lokaler Lebensmittel zu erfahren. Das Bio-Buchweizenmehl ist im Farinarium, dem Detailgeschäft der Meraner Mühle in Lana, den PUR-Geschäften und dem Meraner Mühle Online-Shop erhältlich. Gebäck- und Brotspezialitäten mit regionalem Buchweizen findet man in ausgewählten Bäckereien mit dem Südtiroler Qualitätszeichen.
Nel progetto Regiograno, un nuovo chicco germoglia: benvenuto, grano saraceno!
Da quando nel 2011 è stato lanciato il progetto "Regiograno", è stato chiaro che il ciclo economico tra agricoltori, mugnai e panettieri avrebbe potuto risvegliare l'agricoltura cerealicola in Alto Adige e riattivare una filiera un tempo fiorente. Oggi, questa visione si concretizza ulteriormente con l'arrivo del grano saraceno. Questo prezioso cereale, oltre ad arricchire la nostra gamma, rappresenta un'importante pietra miliare nella promozione della diversità agricola e nel revitalizzare la coltivazione delle varietà tradizionali di cereali nella nostra regione.
Il grano saraceno, con le sue radici antiche profondamente connesse all'Alto Adige, è una coltura robusta e di facile gestione, ideale anche per terreni poveri, che contribuisce attivamente al mantenimento della biodiversità. La sua coltivazione promuove un'agricoltura sostenibile e genera valore a livello regionale. Inoltre, grazie alla sua ricchezza di proteine, fibre, vitamine e minerali, il grano saraceno offre un'alternativa salutare e sostenibile ai cereali tradizionali.
"Con l'introduzione del grano saraceno nel progetto Regiograno, compiamo un passo significativo verso la promozione di un'agricoltura ancora più sostenibile in Alto Adige", afferma Rudolf von Berg, proprietario di Molino Merano e promotore attivo del progetto. "Siamo fermamente convinti che la diversificazione delle varietà di cereali coltivati localmente possa contribuire alla preservazione dell'agricoltura rurale e alla valorizzazione di un paesaggio culturale variegato. Il grano saraceno rappresenta inoltre un'opportunità eccellente per introdurre un cereale salutare nella dieta quotidiana".
Questo progetto, frutto della collaborazione di oltre 60 agricoltori locali, IDM, SBB, BRING (Beratungsring Berglandwirtschaft), il Centro di Ricerca Laimburg, il Molino Merano e alcuni panifici altoatesini selezionati, promuove attivamente la coltivazione, la lavorazione e la distribuzione di varietà di cereali regionali. Nel 2023, grazie agli sforzi congiunti, sono state raccolte quasi 100 tonnellate di farro, 170 tonnellate di segale, 2 tonnellate di orzo e 4 tonnellate di grano saraceno. Dopo rigorose valutazioni, i cereali sono stati macinati per essere trasformati in gustosi prodotti da forno con il marchio di qualità Südtirol.