Un racconto per immagini di Gianni Bodini
La Val Venosta offre agli amanti degli sport invernali diversi centri ben attrezzati, ma anche per chi si “accontenta” della natura non mancano proposte molto interessanti. Si possono fare facili escursioni, senza abbandonare i sentieri generalmente ben segnalati. D’inverno, a causa delle temperature basse e per la scarsità di cibo, gli animali che non emigrano devono ridurre il consumo calorico e bisogna evitare di costringerli a fughe precipitose. Dovremo quindi proseguire in silenzio, senza cani rumorosi e apparecchi acustici attivati. Un buon binocolo o un tele-
obiettivo potrebbero bastare per vivere grandi emozioni, pur mantenendo una distanza di rispetto da quegli animali selvatici che non vanno in letargo. Quindi, ripeto, non abbandonare mai il sentiero!
Per prima cosa guardiamoci bene intorno con attenzione e impariamo a leggere le orme che gli animali lasciano sulla neve e che ci svelano chi si aggira nei paraggi. Naturalmente possiamo usare anche l’udito per sentire la loro presenza e poi dobbiamo usare anche il “sesto” senso per individuarli. A questo punto non ci resta che acquattarci e aspettare: con un poco di fortuna “le storie” potrebbero scorrere davanti ai nostri occhi e magari nel silenzio dell’attesa, ci verranno in mente alcuni dei racconti indimenticabili di Mario Rigoni Stern. Buona fortuna!