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Sonderlandtag: Tiefpunkt der Demokratie

Landtagspräsident verwehrt demokratische Abstimmung über Inhalte zur Südtirolautonomie

Auf Antrag von 17 Abgeordneten wurde ein Sonderlandtag einberufen, mit der klaren Tagesordnung die einzelnen Themen der geplanten Autonomiereform zu diskutieren und einer Abstimmung zu unterziehen. Letzteres wurde während der Landtagssitzung abgelehnt, worauf die Opposition geschlossen den Saal verlassen hat. So mache der Sonderlandtag keinen Sinn.  

„Die Begründung, dass der Sonderlandtag das offizielle Gutachten des Landtages zur Reform vorwegnehmen oder die Abstimmung im Mai beeinflussen könne, ist nicht nachvollziehbar. Im Gegenteil, eine Abstimmung der einzelnen Punkte hätten ein umfassendes Stimmungsbild aller Abgeordneten ergeben und die Vorbereitung des offiziellen Gutachtens verbessert und fundierter gemacht“, so die Opposition in einer gemeinsamen Stellungnahme. 

„Heute wäre die Gelegenheit gewesen, in aller Öffentlichkeit über die einzelnen Inhalte des Reformgesetzes im Detail zu befinden. Dies war der Mehrheit, die auch heute nicht vollständig anwesend war, politisch wohl zu brisant“, schließt die Opposition.

 

Consiglio provinciale straordinario: Il punto più basso della democrazia 

Il Presidente del Consiglio provinciale non permette una votazione democratica sui contenuti della riforma dell'autonomia.

Su richiesta di 17 consiglieri, è stato convocato un consiglio provinciale straordinario con un chiaro ordine del giorno per discutere e votare sui singoli temi della prevista riforma dell'autonomia. Questa votazione è stata impedita durante la sessione consiliare, ed in seguito l'opposizione ha lasciato l'aula all'unisono. In questo modo, il consiglio provinciale speciale non aveva più senso.  

“Il ragionamento secondo cui il consiglio odierno potrebbe anticipare la relazione ufficiale del Consiglio sulla riforma o influenzare il voto di maggio è incomprensibile. Al contrario, una votazione sui singoli punti avrebbe fornito un quadro completo dei punti di vista di tutti i consiglieri e avrebbe migliorato la preparazione della relazione ufficiale, rendendola più fondata”, ha dichiarato l'opposizione in un comunicato congiunto. 

“Oggi sarebbe stata l'occasione per dibattere in pubblico sui singoli contenuti della legge di riforma. Questo probabilmente era politicamente troppo rischioso per la maggioranza, che anche oggi non era presente al completo”, ha concluso l'opposizione.

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