Forderungen in Bezug auf den teilweise erfolgten Abbruch der Ex Drusus Kaserne in Schlanders

Presseaussendung der Young Greens Southtyrol

Das wachsende Bewusstsein für nachhaltiges Bauen – nicht nur in der Branche selbst – schlägt sich auf die Ansprüche an öffentliche Projekte nieder. Vor Kurzem wurde im Klimaplan von der Landesregierung beschlossen, dass bei öffentlichen Bauvorhaben ab einem Volumen von 2 Millionen Euro eine Abwägung zwischen den Alternativen hinsichtlich ihrer Nachhaltigkeit und ihrer Klimadimension durchzuführen ist. Dies ist in Hinblick auf die Ressourcenknappheit und die Energie- und CO2-Intensität von Neubauten aus wissenschaftlicher Sicht längst überfällig gewesen. Das Bewusstsein hierfür ist bei uns Jugendlichen verstärkt vorhanden, da wir die Auswirkungen heutiger Entscheidungen zukünftig tragen werden.

Anlässlich des teilweisen Abrisses von intakter Bausubstanz (gebundene graue Energie) in der Ex Drusus Kaserne Schlanders und in Zusammenhang mit den einleitend genannten Gründen, sehen wir uns in der Pflicht, folgende Forderungen zu stellen:

Neubewertung des Projektvorhabens in Hinblick auf die Nachhaltigkeit und Klimadimension unter Einbindung der gesamten Vinschger Öffentlichkeit

Die Vorhaben des Abbruches der Kasernengebäude, der Privatisierung des Areals und der derzeit vorgesehenen Neubauten, sind unter Aspekten der Nachhaltigkeit und Einhaltung der Klimaziele neu zu bewerten. Hierbei ist die Klimadimension des Abrisses und des Neubaus in Zahlen zu fassen und mit Alternativen gegenüberzustellen. Nur so kann eine detaillierte Informierung und Meinungsbildung der Bürger:innen stattfinden und darauf basierend eine fundierte Entscheidung gefällt werden.

Vollständiger Schutz der noch vorhandenen Gebäudeteile

Bis zum Abschluss der Prüfung des Denkmalschutzes, sowie der in Punkt 1 geforderten Neubewertung des Projektes, sind die beschädigten Gebäudeteile zu erhalten. Ihre Standsicherheit ist zu gewährleisten und notwendige statische Stützungsmaßnahmen der Strukturen sind vorsorglich zu ergreifen.

In Bezug auf die mündliche Vereinbarung über das Abwarten der Untersuchung der Abteilung Denkmalpflege zwischen Bürgermeister und Landeskonservatorin Karin dalla Torre sind Verantwortung und mögliche Versäumnisse seitens der Abteilung Denkmalpflege zu prüfen.

Verantwortungen der in den Abriss verwickelten Personen, Amtsträger:innen und Unternehmen sind zu klären

Die Rechtsgrundlagen für das Vorgehen von Bürgermeister Dieter Pinggera, Gemeindesekretär Georg Sagmeister und die Leiterin der Infrastrukturamts Geometerin Sonja Wallnöfer sind zu prüfen.

Die geschehene kurzfristige Mobilisierung von schwerem Gerät rechtfertigt Fragen zum Verhältnis zwischen den genannten Amtsträgern:innen und der Privatwirtschaft. Hier ist eine Ermittlung einzuleiten.

Eine Eingabe beim Rechnungshof bezüglich der Direktvergabe für die in der Verfügung genannten Gebäudeparzellen ist sicherzustellen. Das Auftragsvolumen für den Abbruch und die Entsorgung von schätzungsweise mehreren 1.000 Kubikmetern Bausubstanz ist gutachterlich unabhängig zu klären und mit den vertraglichen Vereinbarungen zu vergleichen.

Rücktrittsforderung an BM Pinggera

Die Aufgabe des Bürgermeisters, hinsichtlich der wachsenden Zweifel und Formierung von Initiativen für eine erneute Bewertung des Projektvorschlages, ist es den Dialog zwischen Bürgern und der Politik anzuregen. Herr Pinggera wollte sich diesem jedoch nicht stellen und schaffte durch den vorschnellen Abriss Tatsachen.

Durch die bewusste Vermeidung der Benachrichtigung des Gemeinderats über das Vorhaben ist das nötige politische Vertrauen verloren gegangen. Eine weiter Unterstützung seiner Person durch den Gemeinderat ist in jeder Hinsicht fraglich.

In der Verfügung wird die Abrissmaßnahme, unter andere, mit der Besetzung der ungenutzten Bausubstand von obdachlosen Menschen begründet. Diese Argumentation gegen die schwächsten unserer Gesellschaft sind eines Bürgermeistersamts unwürdig. Verstöße gegen gesellschaftliche Konventionen, insbesondere der Erklärung von Lissabon von 2021, sollen geprüft werden.

Im Handlungsstrang ist eine gewisse Verknüpfung des politischen Schicksals von Herrn Pinggera zu erkennen. Aus den genannten Gründen fordern wir bis zur gänzlichen Aufklärung der Vorfälle Pinggeras Rücktritt als Bürgermeister.

 

Richieste in relazione alla demolizione parziale della caserma Ex Drusus a Schlanders

La crescente consapevolezza dell'edilizia sostenibile - non solo nell'industria stessa - si riflette nelle richieste fatte ai progetti pubblici. Di recente, nel piano climatico della giunta provinciale è stato deciso che per i progetti di edilizia pubblica con un volume pari o superiore a 2 milioni di euro deve essere effettuata una ponderazione delle alternative in relazione alla loro sostenibilità e alla dimensione climatica. Alla luce della scarsità di risorse e dell'intensità energetica e di CO2 dei nuovi edifici, si tratta di un'iniziativa attesa da tempo dal punto di vista scientifico. Tra noi giovani c'è una maggiore consapevolezza di questo aspetto, poiché in futuro porteremo le conseguenze delle decisioni di oggi.

In occasione della parziale demolizione del tessuto edilizio intatto (energia grigia vincolata) dell'ex caserma Drusus di Silandro e in relazione ai motivi citati all'inizio, riteniamo doveroso avanzare le seguenti richieste:

Rivalutazione del progetto in termini di sostenibilità e dimensione climatica con il coinvolgimento di tutta la popolazione della Val Venosta.

I piani per la demolizione degli edifici della caserma, la privatizzazione dell'area e i nuovi edifici attualmente previsti devono essere rivalutati in relazione alla sostenibilità e al rispetto degli obiettivi climatici. La dimensione climatica della demolizione e della nuova costruzione deve essere quantificata e confrontata con le alternative. Questo è l'unico modo per informare i cittadini in modo dettagliato e per formare le loro opinioni in modo da poter prendere una decisione ponderata.

Protezione completa delle parti restanti dell'edificio

Fino al completamento della revisione della tutela dei monumenti storici e alla rivalutazione del progetto di cui al punto 1, le parti danneggiate dell'edificio devono essere conservate. La loro stabilità deve essere assicurata e le necessarie misure di supporto statico delle strutture devono essere prese come precauzione.

Per quanto riguarda l'accordo verbale di attendere le indagini del dipartimento di conservazione dei monumenti tra il sindaco e la conservatrice provinciale Karin dalla Torre, vanno esaminate le responsabilità e le eventuali omissioni da parte del dipartimento di conservazione dei monumenti.

Le responsabilità delle persone, dei funzionari e delle imprese coinvolte nella demolizione devono essere chiarite.

È necessario esaminare la base giuridica delle azioni del sindaco Dieter Pinggera, del segretario comunale Georg Sagmeister e della responsabile dell'ufficio infrastrutture, la geometra Sonja Wallnöfer.

La mobilitazione di attrezzature pesanti con breve preavviso giustifica le domande sul rapporto tra i funzionari citati e il settore privato. È necessario avviare un'indagine in questo caso.

Si deve garantire la presentazione alla corte dei conti dell'aggiudicazione diretta degli appalti per i lotti edificabili menzionati nel decreto. Il volume del contratto per la demolizione e lo smaltimento di circa 1.000 metri cubi di tessuto edilizio deve essere chiarito in modo indipendente da un esperto e confrontato con gli accordi contrattuali.

Richiesta di dimissioni del sindaco Pinggera

Il compito del sindaco, in relazione ai crescenti dubbi e alla formazione di iniziative per una nuova valutazione della proposta progettuale, è quello di stimolare il dialogo tra cittadini e politici. Il signor Pinggera, tuttavia, non ha voluto impegnarsi in questo dialogo e ha creato dei fatti demolendo frettolosamente il progetto.

Evitando deliberatamente di informare il consiglio comunale sul progetto, è stata annullata la necessaria fiducia politica. Un ulteriore sostegno nei suoi confronti da parte del consiglio comunale è discutibile sotto tutti i punti di vista.

Nell'ordinanza, la misura di demolizione è giustificata, tra l'altro, con l'occupazione dell'edificio libero da parte di persone senza fissa dimora. Questo atteggiamento nei confronti dei senzatetto non è degno di un sindaco. Dovrebbero essere esaminate le violazioni delle convenzioni sociali, in particolare della Dichiarazione di Lisbona del 2021.

Nella trama si può notare un certo legame tra il destino politico del signor Pinggera. Per questi motivi, chiediamo le sue dimissioni da sindaco fino a quando non sarà fatta piena luce sugli incidenti.

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